
Quando si arreda casa, sono numerosi i dettagli a cui fare attenzione. Uno dei più importanti riguarda la scelta del pavimento. Le alternative, come ben si sa, sono tante. Il parquet è una delle più apprezzate. Tipologia di pavimentazione elegante e adatta a diversi contesti – sì, se si sceglie il legno giusto va bene anche in cucina – richiede cure particolari per essere mantenuta bella nel tempo. Per scoprire quali, non ti resta che proseguire nella lettura di questo articolo.
Perché è importante prendersi cura del parquet
Prendersi cura del parquet è un’operazione molto importante. I motivi per cui è fondamentale non trascurarla sono diversi. Il primo riguarda il fatto di prevenire l’accumulo di sporco in casa. Da non dimenticare è poi il ruolo della lotta contro l’umidità. Quest’ultima, infatti, provoca cambiamenti nel volume del parquet e il sollevamento dei listoni (situazione oggettivamente poco piacevole).
Un doveroso cenno deve essere dedicato anche agli effetti dell’ossidazione, processo che, quando colpisce il legno del parquet, provoca il suo palesemente schiarimento. Detto questo, non resta che entrare nel vivo dei consigli da seguire per avere un parquet sempre meraviglioso.
Come manutenere il parquet: consigli da non perdere
La manutenzione del parquet è un processo che richiede tempo e attenzione a diversi dettagli tecnici. Tra i principali rientra il fatto di non esagerare con l’acqua. Gettarne una grande quantità sul pavimento e sperare che si asciughi – e di vedere un risultato soddisfacente – è illusorio. La certezza in questi casi è, come sopra specificato, il fatto di vedere aumentare il volume del legno.
Da non dimenticare è altresì l’importanza di non utilizzare prodotti come la candeggina, eccessivamente aggressivi per il parquet (a prescindere dalla tipologia di legno con cui è realizzato).
Proseguendo con i consigli per prendersi cura al meglio del parquet, un doveroso cenno va dedicato al fatto di non utilizzare il vaporetto. Indubbiamente utile su altre tipologie di pavimentazione, sul parquet non è il massimo in quanto rischia di danneggiare il legno.
Fino ad ora abbiamo parlato solo di cose da non fare. Quali sono, invece, le buone pratiche che è il caso di seguire? Ricordiamo innanzitutto il fatto di ricorrere a detergenti specifici per il legno. L’acqua va utilizzata, come già detto senza esagerare, e deve essere tiepida.
Come non citare poi il posizionamento dei feltrini sotto i mobili? Quando si parla di fattori in grado di compromettere l’estetica del parquet, non si possono non citare i graffi.
Il ruolo della manutenzione professionale
L’impegno quotidiano è rilevante ma non sufficiente quando si punta a sfoggiare un parquet perfetto. Essenziale, infatti, è anche l’intervento dei professionisti specializzati, ossia i parquettisti (se ne stai cercando uno a Torino, clicca qui per saperne di più). Quando si chiama in causa il loro lavoro, non si possono non prendere in considerazione operazioni come la lamatura.
Questa procedura andrebbe eseguita dopo circa 6/8 anni dalla prima posa del parquet. In cosa consiste di preciso? Semplicemente nella rimozione dello strato più superficiale della pavimentazione.
Ciò permette di dare una svolta all’estetica del parquet, dicendo addio – temporaneamente – a graffi, macchie e altri segni. Per amor di precisione, è il caso di ricordare che la lamatura del parquet prevede diverse fasi. Dopo la rimozione sopra citato dello strato di legno – siamo nell’ordine dei decimi di millimetro – si procede infatti alla pulizia tramite macchine ad hoc. A questa parentesi segue la rifinitura, che vede l’impiego di materiali come la cera e l’olio. In alcuni casi, si utilizza la vernice.
Concludiamo rammentando che la lamatura del parquet dovrebbe essere sempre effettuata prima di mettere la casa in vendita. La presenza – in buono stato – della pavimentazione a cui sono dedicate queste righe contribuisce infatti ad aumentare il valore dell’immobile.