
I metalli possono andare incontro alla corrosione. Questo fenomeno dipende da due processi. Uno di questi è l’ossidazione chimica, quando il metallo reagisce con l’ossigeno. La seconda causa di corrosione è costituita dalla corrosione elettrochimica, che è determinata dagli agenti atmosferici. Proprio da questo si comprende bene come la corrosione non riguarda soltanto gli oggetti in metallo che sono posti all’esterno, ma anche quelli che si trovano negli ambienti interni, dove possono essere presenti umidità e ossigeno. Il fenomeno della corrosione è molto dannoso, perché con il tempo si può arrivare a mettere in pericolo la resistenza dell’oggetto fatto in metallo. Ma quali sono i rimedi per riuscire a limitare il livello di corrosione nel corso del tempo? Vogliamo descriverti in particolare ciò che viene utilizzato a livello industriale per le lavorazioni.
Come agisce la zincatura elettrolitica
Ti ricordiamo che il fenomeno della corrosione può avvenire in maniera molto graduale. La zincatura elettrolitica è il processo che viene attuato per rendere gli oggetti in metallo più resistenti, quindi per riuscire a contrastare la corrosione e il processo che porta alla formazione della ruggine.
Esistono tanti tipi di applicazione di zincatura, perché per esempio si parla di passivazione bianca, iridescente o gialla. Altre volte vengono utilizzati degli oli o degli emulsionanti, in modo da riuscire ad ottenere anche dei miglioramenti di carattere estetico.
Un tipo di zincatura particolarmente conosciuta per il suo alto grado di resistenza alla corrosione è quella priva di cromo esavalente, che viene indicata in gergo tecnico anche come zincatura RoHS. Con la zincatura si ottiene un rivestimento che ha delle caratteristiche di aderenza, di porosità e anche di ottima fattura estetica.
Quando il degrado del metallo interessa le strutture edilizie
Bisogna stare attenti alla corrosione dei metalli perché il fenomeno può riguardare anche gli edifici. Infatti spesso possiamo riscontrare la ruggine nelle armature, che rappresenta la più importante causa del degrado dei manufatti in cemento.
Stiamo parlando di quelle armature che costituiscono la struttura edilizia delle nostre case. Infatti spesso nelle strutture esterne degli edifici si possono formare delle spaccature che interessano anche il cemento armato.
In questi spazi agisce la ruggine che corrode le armature metalliche che sono inserite nel conglomerato. Ma come mai avviene questo processo? Tutto ciò si verifica perché con il tempo può venire meno l’alcalinità dell’ambiente in cui sono inserite le strutture in metallo.
Questo può accadere perché alcune sostanze, come l’anidride carbonica, l’anidride solforosa e i cloruri, penetrano all’interno delle strutture edilizie. Quindi possiamo dire che le convinzioni secondo cui il cemento armato garantisca una resistenza infinita non sono così vere, perché comunque le strutture edilizie realizzate in cemento armato presentano un certo livello di porosità che permette agli agenti aggressivi esterni di penetrare all’interno e di causare il degrado delle parti in metallo.
In particolare la parte metallica che si ossida si trasforma in ruggine. Questo spiega anche perché si cominciano a formare le prime spaccature nelle strutture esterne degli edifici. Infatti la ruggine possiede un volume maggiore del ferro non ossidato.
È proprio l’aumento di volume che determina le prime spaccature, soprattutto quando il conglomerato che copre il ferro non è adeguato a livello di spessore.
Bisogna stare molto attenti a questi fenomeni corrosivi che interessano gli edifici, perché potrebbero mettere in pericolo la resistenza e la solidità dell’edificio stesso. Infatti è molto importante intervenire tempestivamente, perché da solo il processo di decadimento che si è innescato è irreversibile.
Occorre quindi intervenire con specifiche opere che riguardano la pulizia, la protezione e il ripristino della parte di edificio danneggiata, in modo da conferire stabilità anche alle altre strutture che compongono il caseggiato.